Gli organi che ci aiutano a depurarci

Gli organi che ci aiutano a depurarci

Con la consulenza della d.ssa Giovanna Mezzina**, Nutrizionista, Viterbo

Ogni giorno, fegato, intestino e reni, oltre a polmoni e cute, lavorano per eliminare le tossine che alterano il nostro stato di forma. Per mantenere in piena efficienza occorrono una dieta sana ed equilibrata, attività fisica e buona idratazione, senza dimenticare un sonno ristoratore. Questo è anche il modo per disintossicarsi dopo un periodo di eccessi.

 

Il fegato, votato alla depurazione

Depurarci è la principale funzione del fegato. Tutto ciò che si ingerisce e si respira arriva nel sangue e poi nel fegato, che si comporta come un vero e proprio filtro. Grazie a un sistema molto sofisticato di disintossicazione, che vede arruolate decine di enzimi, il fegato neutralizza le sostanze tossiche, le rende solubili in acqua e le espelle attraverso la bile. Il fegato svolge anche numerosi altri compiti: elabora le proteine, produce calore, immagazzina gli zuccheri e provvede alla digestione dei grassi.

Se non funziona bene
La nostra pelle assume un colorito giallastro e compaiono macchie color caffè. Gli occhi bruciano e possono essere cisposi, talvolta la sclera (parte bianca dell’occhio) diventa un po’ gialla. Si digerisce male, con nausea e sonnolenza post-prandiale. La mattina si è stanchi e nervosi.

Come aiutarlo

  • Consumando verde amare (per es. carciofi), preferibilmente cotte, e tisane di erbe amare: il ben noto carciofo ma anche tarassaco, boldo e bardana. Un valido aiuto può arrivare anche dalla fitoterapia: le tinture madri di celidonia, cardo mariano e tarassaco comune, combinate tra loro, sono un ottimo depurativo generale e tonico per il fegato.
  • Eliminando fritti e grassi saturi dalla dieta.
  • Bevendo molta acqua (almeno 2 litri al giorno) per mantenere una buona idratazione.
  • Limitando (o ancora meglio abolendo) il consumo di alcolici. Per le donne, l’alcol è ancora più pericoloso che per gli uomini perché pesano di meno e il loro corpo contiene una minore quantità di acqua; avendo meno enzimi per metabolizzare l’alcool, sono più soggette ai danni a livello organico.
  • Eliminando il fumo che favorisce uno stato latente di infiammazione generalizzata in tutti i tessuti.

 

L’intestino: il ruolo della flora batterica (microbiota)

Al termine della digestione, l’intestino scompone gli alimenti per permettere l’assimilazione delle varie sostanze e nutrienti utili e l’eliminazione di quelle di scarto attraverso le feci.

Oltre che per l’assorbimento del cibo, la parete dell’intestino riveste un ruolo importante anche per la maturazione e lo stimolo del sistema immunitario, basti pensare che molte di tutte le cellule immunitarie di prima difesa (vere e proprie sentinelle dell’integrità del nostro organismo) si concentrano proprio a ridosso delle pareti intestinali. La mucosa dell’intestino è completamente tappezzata da miliardi di cellule batteriche benefiche (flora batterica o con un termine più attuale: microbiota) che vivono in simbiosi con il nostro organismo. Il microbiota svolge molteplici funzioni benefiche e, da alcuni anni, gli studi e le ricerche in merito hanno evidenziato l’enorme importanza che l’equilibrio di tali batteri benefici riveste per il nostro “stato di salute” generale. Sempre più studi documentano che l’alterazione del microbiota (disbiosi) può condizionare anche la sensibilizzazione alle patologie allergiche.

Il microbiota “colonizza” l’intestino già dopo poche ore dalla nascita, sono varie specie (se ne contano oltre 300, tra le principali Lattobacilli e Bifidobatteri) – tutte in equilibrio dinamico tra loro – ed entrano in strettissima collaborazione con il nostro organismo grazie agli alimenti che introduciamo con la nostra dieta quotidiana. In pratica, nutrendoci, permettiamo lo sviluppo e il mantenimento del microbiota (batteri amici) che – se viene mantenuto in equilibrio- ci ringrazia con numerosi effetti benefici, tra cui: • protezione contro l’invasione di batteri patogeni (batteri nemici); • produzione di enzimi che favoriscono la digestione; • sintesi di vitamine (per es. vitamine del gruppo B, come la vitamina B12); • produzione di acidi grassi a catena corta, come l’acido acetico, l’acido propionico e l’acido butirrico, che sembrano avere un’ azione protettiva contro il cancro del colon; • produzione di sostanze ad azione antimicrobica; • regolazione della motilità del tubo digerente e della composizione dei gas intestinali e delle feci; • regolazione dell’acidità (pH) dell’ambiente gastrointestinale.

Se non funziona bene
Se l’intestino funziona bene, le tossine vengono eliminate in tempi molto veloci, nell’arco di 20-48 ore. Se invece, l’intestino non funziona bene, le scorie possono ristagnare provocando disturbi intestinali come: stitichezza, irritazione della parete intestinale e riassorbimento di sostanze tossiche. A questi disturbi possono associarsi: meteorismo, dovuto alla fermentazione o putrefazione dei residui, dolori addominali, mal di testa, nausea e difficoltà di digestione (dispepsia).

Come aiutarlo

  • Prima di tutto, bevendo molta acqua, è fondamentale sia per l’intestino che per i reni, per aiutare entrambi gli organi a smaltire le tossine. Almeno 6-8 bicchieri al giorno da aumentare quando il clima è più caldo.
  • Consumando cibi ricchi di fibre, come verdura cruda e frutta con la buccia, legumi e cereali integrali.
  • Limitando il consumo di sale, cibi pronti e da fastfood.
  • Assumendo probiotici ovvero alimenti e/o integratori che contengono, in numero sufficientemente elevato, microrganismi probiotici vivi e attivi, in grado di raggiungere l’intestino, moltiplicarsi ed esercitare un’azione di equilibrio sulla microflora intestinale, mediante colonizzazione diretta. Si tratta quindi di alimenti in grado di promuovere e migliorare le funzioni di equilibrio fisiologico dell’organismo attraverso un insieme di effetti aggiuntivi rispetto alle normali attività nutrizionali.
  • Bevendo, previo consiglio del medico, tisane a base di erbe ad effetto blandamente lassativo (psillo, aloe).
  • Imparando a respirare con la pancia come fa chi pratica abitualmente yoga.
  • Massaggiando spesso la pancia, con movimenti circolari.

 

I reni: un filtro sempre all’erta

Grazie a un complesso sistema di filtrazione, i reni estraggono le tossine dal sangue e le convogliano alla vescica affinché vengano eliminate con le urine. L’urea, uno dei principali prodotti di scarto del nostro organismo, deriva dal metabolismo delle proteine: se la dieta è troppo ricca di proteine, i reni devono lavorare troppo e si indeboliscono.

Se non funzionano bene

  • Compaiono gonfiori da ritenzione idrica e cellulite. Anche le borse sotto agli occhi sono un segno di ritenzione idrica. Nei casi più seri, si possono alterare i valori della pressione arteriosa e va fatto subito un controllo dal medico per evitare l’ipertensione arteriosa.

Come aiutarli

  • Bevendo, bevendo e ancora bevendo, molta acqua naturale; è uno dei modi migliori per aiutare i reni a smaltire le tossine. Almeno 6-8 bicchieri al giorno da aumentare in caso di temperature elevate.
  • Una buona idratazione è molto importante quando si pratica un’attività fisica: mantenerla a buoni livelli bevendo prima e dopo l’allenamento è un sano comportamento.
  • Riducendo il consumo di sale che favorisce la ritenzione idrica. In particolare gli Italiani sono grandi consumatori di sale: ne usano in media circa il doppio rispetto a quello raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che raccomanda una quantità giornaliera non superiore ai 5 grammi (pari circa a un cucchiaino scarso di tè). Per ridurre il consumo di sale non dobbiamo soltanto considerare quello che viene aggiunto ai nostri piatti ma anche quello “nascosto!” negli alimenti. Attenzione, in tal senso, in particolare a salumi e insaccati, formaggi, prodotti confezionati come zuppe e snack salati, cibi in scatola, salse e dadi da brodo, sottaceti ma anche a comuni prodotti da forno come pane e pizza.
  • Consumando ortaggi ad attività diuretica, come porri e cipolle e tisane a base di pilosella, barbe di mais.
  • Facendo una visita medica di controllo annuale, soprattutto se si sono superati i 50 anni.

 

 

GUARDA ANCHE LA SCEDA: “Come funziona il tratto digestivo?” »

 

Per approfondire

– Enrica Campanini – Cure Depurative. Un aiuto dalla natura – La salute in tasca vol. 5  Tecniche Nuove Ed, 2019

– Cherie Calbom, John Calbom – Detox Completo con Succhi Freschi. Liberati dalle tossine. Macrolibrarsi Ed, 2015

– Liotta Eliana. La dieta Smartfood. In forma e in salute con i 30 cibi che allungano la vita. Rizzoli Ed, 2016

– Serena Missori. Allenati, Mangia e Sorridi. Riequilibria l’intestino e torna in forma con il programma Re-Start. LSWR Edizioni, 2015

– Arrieta MC et al. The intestinal microbiome in early life: health and disease. Front Immunol 2014 Sep 5;5:427

– Li M, Wang M, Donovan SM. Early development of the gut microbiome and immune-mediated childhood disorders. Semin Reprod Med 2014 Jan;32(1):74-86

– Robles Alonso V, Guarner F. Linking the gut microbiota to human health. Br J Nutr 2013;109 Suppl 2:S21-6

– Giulia Fulghesu. Depurare il corpo e la mente. Tecniche Nuove, 2011

– Borghi C, Cicero AEG. Nutraceutici e alimenti funzionali in medicina preventiva. Bonomia University Press, 2011

– Mandatori M. La dieta antiallergica. Tecniche Nuove, 2010

– Harper Jennifer. Disintossicarsi naturalmente. Guida pratica per depurare il corpo e la mente. Tecniche Nuove Ed, 2004

 

 

** La d.ssa Giovanna Mezzina, laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi della Tuscia, nell’ottobre 2012, ho conseguito poi la Laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana presso l’Università di Roma Tor Vergata nell’ottobre 2014.
Ha iniziato il suo percorso formativo con un tirocinio volontario presso il Reparto di Chirurgia Bariatrica dell’Ospedale Belcolle di Viterbo. Ha proseguito frequentando anche il Reparto di Nefrologia e il Centro Diabetologico della ASL di Viterbo. Ha svolto la professione di Biologo Nutrizionista, da settembre 2017 a settembre 2018, presso l’Ospedale “Campus Biomedico” di Roma, all’ interno del Reparto di Chirurgia Bariatrica.
Collaboro con il Centro Diabetologico della ASL di Viterbo alla stesura e alla realizzazione di progetti rivolti alle scuole per la promozione e la divulgazione di sani stili di vita, come ad esempio il progetto “Salute”, a cura dell’Associazione Federdiabete Lazio.
Parte integrante della sua professione è l’aggiornamento costante che avviene tramite la partecipazione a corsi e convegni rivolti ai vari aspetti nutrizionali.
Attualmente segue la nutrizione specifica dei pazienti operati presso il Centro di Chirurgia della grande Obesità dell’ospedale “Belcolle” di Viterbo.
Svolge anche attività privata di Biologo Nutrizionista presso il Centro Polimedico “Viterbo Medica“, via Monte Cervino 115, Viterbo.

 

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