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L’obesità rappresenta il principale fattore di rischio di molte patologie associate tra cui il diabete di tipo 2. Negli ultimi anni, tra le diverse soluzioni, a supporto del paziente, anche la possibilità di utilizzare metodi che non necessitino di intervento chirurgico, tra questi il Sistema Endobarrier e la plicatura gastrica primaria eseguita mediante tecnica Apollo Overstitch. Se n’è parlato nel Convegno del 19 novembre a Cerignola, organizzato da Amici Obesi Onlus.
Il 42% degli italiani adulti ha problemi importanti di peso (il 31% è in sovrappeso ed l’11% soffre di obesità)1 che non risparmiano i bambini: l’Italia è il paese con il più alto tasso di obesità infantile al mondo, con il 22,2% dei bambini in sovrappeso e il 10,6% in condizione di obesità2.
Dati che fotografano una situazione oggi allarmante, per la quale non sembra prospettarsi un futuro migliore, soprattutto se si pensa che il sovrappeso e l’obesità comportano non solo difficoltà fisiche e psicologiche, ma sono l’anticamera di altre malattie, potenzialmente gravi, quali: diabete, ipertensione arteriosa, problemi alla schiena e alle articolazioni delle ginocchia.
Una pandemia complessa che pesa in modo significativo sul Sistema Sanitario Nazionale e che, secondo i dati presentati in occasione di Expo 2015 sul costo dell’obesità e delle malattie ad essa correlate, vale, solo in Italia, circa 9 miliardi di Euro l’anno1. Non solo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede che, nel nostro Paese, entro il 2030 saranno in sovrappeso il 70% degli uomini e il 50% delle donne2.
Le nuove soluzioni endoscopiche mininvasive
“Nell’ambito della lotta all’obesità e al diabete di tipo 2 sono state sviluppate nel mondo, e quindi importate anche da noi in Italia, nuove procedure endoscopiche mininvasive che consentono oggi di trattare efficacemente le patologie, con risultati ottimali: riduzione delle degenze, dei costi correlati, con bassi rischi peri- e post-operatori conseguenti alle metodiche stesse” – commenta Andrea Formiga, responsabile UO Chirurgia generale, Istituti Clinici Zucchi di Monza.
“Tra le nuove procedure emergenti ricordiamo il Sistema Endobarrier (by-pass lineare duodeno-digiunale endoscopico) e la Plicatura gastrica primaria (Endoscopic Sleeve gastroplasty) eseguita mediante tecnica Apollo Overstitch.”
«Sembra un fenomeno inarrestabile, eppure esistono strumenti e strategie in grado di arginarlo – aggiunge Marina Biglia, Presidente dell’Associazione Amici Obesi Onlus – Se da un lato l’obesità può essere curata, dall’altro devono essere sviluppati e applicati programmi di prevenzione che educhino alla corretta alimentazione e alla pratica di un’attività fisica regolare sin dall’infanzia e che aiutino le persone già in sovrappeso a non diventare obese».
Il sovrappeso, infatti, è una condizione insidiosa che tende ad aggravarsi con il passare del tempo, senza che vi sia piena percezione di quello che accade. Laddove la dieta non fosse sufficiente è possibile intervenire con soluzioni non chirurgiche, sicure ed efficaci, in grado non solo di prevenire un ulteriore aumento del peso ma anche di educare il paziente ad alimentarsi meglio e a cominciare un nuovo stile di vita.
L’importanza di un team multidisciplinare
«Durante il congresso di Cerignola – prosegue Roberto Saccozzi, specialista in Chirurgia Generale – verrà altresì approfondito il ruolo fondamentale svolto dal Team multidisciplinare (endocrinologo/nutrizionista/dietista/psicologo di base) nell’ambito della valutazione pre-operarotoria e durante il follow-up, finalizzata all’identificazione della migliore procedura per il paziente e quindi per raggiungere il miglior risultato possibile, in termini di calo di peso e miglioramento delle condizioni patologiche correlate».
«Il ricorso ai metodi endoscopici è un valido aiuto, ma rappresenta il 50% della soluzione – spiega Alessandra Freda, dietista – Il restante 50% è nelle mani del paziente, che deve cambiare il modo di rapportarsi al cibo.
È questa l’unica strada per fare prevenzione ed evitare che non ricada negli stessi errori, mantenendo i risultati a lungo termine. Il peso eccessivo non è, infatti, solo una questione estetica; è soprattutto una questione di salute.
«Da un punto di vista medico – conclude Andrea Formiga – intervenire su un paziente meno sovrappeso e più giovane è più semplice. Da una parte perché intervenire prima di aver raggiunto uno stato di obesità pone meno rischi, dall’altra perché più si è giovani, più è facile modificare stili di vita non corretti. Inoltre, dato che le patologie concomitanti insorgono col tempo, intervenire prima permette di ridurne le probabilità. Dobbiamo pensare che un bambino o un adolescente sovrappeso oggi, sarà un obeso domani, con tutte le comorbilità associate a questo stato. È fondamentale, quindi, che le misure preventive includano un aumento della cultura dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri, e dei pazienti stessi sull’importanza della prevenzione e di tutte le misure che è possibile adottare, anche in giovane età, per chi non risponde alla sola dieta alimentare».
References
- Sovrappeso e obesità in Italia: dati Passi (2010-2013) e Passi Argento (2012)
- OKkio alla Salute – Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, Ministero della Salute e Istituto Superiore della Sanità
- 2015 Milan Declaration: A Call to Action on Obesity, European Association for the Study of Obesity, Giugno 2015
- World Health Organization Regional Office for Europe (WHO) and UK Health Forum, Proportion of overweight and obese males and females to increase in most European countries by 2030, say latest projections by WHO, 2015
- Comunicato Stampa Amici Obesi Onlus