Anche i farmaci soffrono il caldo. Per questo l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) suggerisce alcune semplici regole pratiche e precauzioni su conservazione, trasporto e assunzione dei farmaci, per non rovinarsi le vacanze e partire sereni. Ecco i venti consigli da tenere in considerazione. Leggeteli prima di partire o fotografateli col cellulare e portateli con voi.
1 – Aspetto, odore, colore, consistenza dei farmaci
Se sono diversi dal solito o presentano dei difetti si consiglia di consultare il farmacista o il medico prima di assumerli tenendo comunque conto che non sempre sono sinonimo di un’alterazione.
2 – Forme farmaceutiche da preferire
Se si può scegliere (per esempio non si soffre di disturbi di deglutizione) e sono disponibili, è meglio preferire i farmaci in forma solida rispetto a quelli in forma liquida. Queste ultime contengono acqua che può alterarsi più facilmente con il caldo e gli sbalzi di temperatura.
3 – Modalità di conservazione
Sono indicate nel foglietto illustrativo all’interno della confezione e vanno lette con attenzione. In generale tutti i farmaci vanno mantenuti al fresco e a una temperatura inferiore ai 25° C.
I farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero. Una volta aperti possono essere conservati a temperatura ambiente.
4 – Temperatura di conservazione superiore ai 25° C
I farmaci non si alterano per 1 o 2 giorni ma se si prolunga il tempo si riduce notevolmente la data di scadenza.
Se sulla confezione o nel foglietto illustrativo è specificata la temperatura di conservazione del farmaco, non rispettarla potrebbe rendere il farmaco dannoso per la salute: ciò vale soprattutto per antibiotici, insulina, analgesici, farmaci adrenergici, sedativi, antiepilettici, anticoagulanti. In tutti i casi, è meglio rivolgersi al medico.
5 – Temperature inferiori ai 2° C
Anche il freddo eccessivo è dannoso per i medicinali. Insulina e farmaci in sospensione, per esempio, possono perdere la loro efficacia se congelati.
6 – Contenitori e porta pillole
Sono da evitare tutti i contenitori non specificamente destinati a questo uso; questi ultimi garantiscono la resistenza al calore e non rilasciano sostanze nocive che potrebbero alterare le caratteristiche del farmaco. AIFA sottolinea l’importanza di utilizzare un contenitore termico in particolare per i farmaci spray e per l’insulina.
Si può comprare nelle stazioni, negli aeroporti e in alcune farmacie o negozi di sanitari.
AIFA suggerisce, quando possibile, di portare con sé solo la dose giornaliera lasciando il contenitore originale riposto in luogo fresco e asciutto.
7 – Una confezione per ogni farmaco
AIFA consiglia di non mischiare farmaci diversi in una sola confezione e/o in unico contenitore per risparmiare spazio in valigia. Potrebbe poi essere difficile riconoscere le date di scadenza, il tipo di medicinale e il relativo dosaggio. Di ciascuno meglio portare la singola confezione scrivendoci sopra la data di acquisto e il dosaggio consigliato dal medico e/o dal farmacista.
8 – Farmaci di emergenza da conservare in auto
Utilizzare gli appositi contenitori che li mantengono alla giusta temperatura.
Il discorso comunque vale per tutti i farmaci: se esposti a temperature eccessivamente calde possono alterarsi e diventare potenzialmente dannosi.
9 – Farmaci per patologie croniche (diabete, cardiopatie, epilessia etc)
L’alterazione di una dose può essere anche molto rischiosa o perdere più o meno di efficacia. Anche piccole modificazioni non vanno mai sottovalutate ed è importante in tutti i casi chiedere il consiglio competente del farmacista o del medico.
10 – Caldo e farmaci per l’ipertensione
Il caldo può ridurre la pressione arteriosa anche nelle persone ipertese quindi nella stagione estiva le terapie con farmaci antipertensivi (ACE-inibitori in associazione o meno con sartani, calcio-antagonisti, diuretici, beta-bloccanti dei recettori alfa adrenergici) o con farmaci per altre malattie cardiovascolari possono richiedere un riadattamento stagionale che va indicato dal medico curante o dallo specialista. La cura non va MAI né sospesa né modificata di propria iniziativa, ciò potrebbe anche aggravare la patologia in corso. Durante l’estate, inoltre, è necessario controllare più spesso i propri livelli pressori (si può fare anche in farmacia).
11 – Farmaci in forma spray
Vanno SEMPRE conservati in contenitori termici. Vanno SEMPRE evitate temperature elevate ed esposizione solare.
12 – Strisce e test diagnostici (glicemia, gravidanza, ovulazione etc)
Sono particolarmente sensibili all’umidità che ne causa l’alterazione e/o una lettura errata. Vanno SEMPRE conservati in luoghi freschi e asciutti.
13 – Farmaci per la tiroide, contraccettivi, farmaci a base ormonale
Sono molto sensibili alle variazioni di temperatura che possono alterarne le proprietà e l’efficacia. Vanno SEMPRE conservati in luoghi freschi e asciutti, possibilmente in contenitori termici.
14 – Trasporto
Un contenitore termico è l’ideale. Protegge dall’eccessiva luce e dagli sbalzi di temperatura che possono alterare il farmaco; a maggior ragione per farmaci come l’insulina che vanno conservati in frigorifero. Quindi non dimenticarli per ore sul cruscotto dell’auto o nella borsa in spiaggia.
15 – Viaggi lunghi in auto
Va evitato il bagagliaio che è più soggetto a surriscaldamento anche viaggiando. Meglio mantenere i farmaci nell’abitacolo con l’aria condizionata riposti in un contenitore termico.
16 – Viaggi in aereo
I farmaci vanno riposti nel bagaglio a mano. I flaconi liquidi – se già aperti – vanno mantenuti in posizione verticale: non devono superare i 100 ml e devono essere riposti in una busta di plastica trasparente e richiudibile. Per i farmaci in forma solida (compresse, capsule) non ci sono restrizioni.
Per i farmaci salvavita, è importante ricordarsi di portare con sé anche le ricette del medico (meglio in italiano e in inglese); in alcuni scali potrebbe essere utile mostrarli durante i controlli di routine.
17 – Spedizione di medicinali
Preferire sempre i farmaci in compresse o in forma solida, più resistenti.
18 – Reazioni da fotosensibilizzazione (reazioni fototossiche/fotoallergiche cutanee: dermatiti, eczemi, macchie, bolle etc)
Alcuni farmaci, come antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), antistaminici (prometazina) possono causare tali reazioni dopo che ci si è esposti ai raggi solari.
19 – Evitare l’esposizione al sole…
… quando si applicano gel o cerotti a base dell’antinfiammatorio ketoprofene (fino a 2 settimane dopo il trattamento) o di creme a base dell’antistaminico prometazina (utilizzate per eritemi, allergie della pelle e punture di insetti).
In caso di contatto già avvenuto, lavare con molta cura la parte di pelle per evitare la comparsa di manifestazioni cutanee (da piccole macchie fino a ustioni vere e proprie).
Per tutti gli altri farmaci in gel o in crema verificare sul foglietto illustrativo prima della partenza la compatibilità con l’esposizione solare oppure chiedere al Farmacista o al Medico curante.
20 – Occhio a cosa si mette intorno agli occhi
Vanno evitate creme e prodotti cosmetici non idonei all’uso oftalmico e che con il caldo potrebbero entrare a contatto con la superficie dell’occhio.
Scarica la guida AIFA: “Farmaci & Salute”
Fonte
Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) »