Quando ero adolescente, dopo un intervento che ho fatto alla mano, ho cominciato a ingrassare perché mi sono chiuso in me stesso.
Più andavo avanti e più mi isolavo finché all’età di 35 anni sono stato ricoverato a Villa delle Querce: avevo raggiunto un peso di 210 chili e ho intrapreso un percorso per i grandi obesi.
Un cammino che mi ha portato a dimagrire tanto grazie al supporto di un team di medici e specialisti che mi hanno sostenuto e incoraggiato ma ho sempre pensato che dentro la struttura era come vivere in un’isola felice, tutti nelle stesse condizioni, tutti grossi, obesi, nessuno che giudicava, mi sentivo capito… non come in strada dove tutti ti guardano e si permettono di giudicarti… come se fossimo dei fenomeni da circo.
Facendo il percorso a Villa delle Querce sono calato quasi cinquanta chili ma una volta uscito ho riaccumulato peso, con gli interessi. Poi ho incontrato una persona speciale, la psicologa Emanuela Paone che lavora nel team del prof. Gianfranco Silecchia del Centro di Eccellenza di Chirurgia Bariatrica di Latina. La d.ssa Paone che mi ha convinto a fare l’intervento e non smetterò mai di ringraziarla per questo.
L’intervento è riuscito perché sono calato 80 chili seguendo seriamente tutte le indicazioni che mi avevano dato. A differenza di quanto molti pensino, è un percorso tosto, soprattutto per la persona operata, molto impegnativo”.
Perdendo peso, ho ritrovato la voglia di vivere
Chiuso dentro casa vivi in un mondo tutto tuo, anzi non vivi… continui a ingrassare, hai problemi di salute dappertutto e non vivi nel mondo, non sei neanche utile agli altri.
A un certo punto però non riuscivo più a dimagrire. Perché mi sono fermato? Perché il cervello va ad interagire con lo stomaco… e adesso continuo a mangiare dolci, quando prima dell’intervento non li mangiavo mai …” .
Sto ingrassando di nuovo. Per questo vorrei fare un altro intervento che si chiama minibypass gastrico. Se Dio vorrà, cercherò di farlo. Mi fido del mio team.