L’obesità influenza la sfera sessuale?

L’obesità influenza la sfera sessuale?

Con la consulenza del prof. Gianluca Castelnuovo, Ordinario di Psicologia Clinica, Servizio e Laboratorio di Psicologia Clinica, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Università Cattolica di Milano, SIS-DCA – Società Italiana per lo Studio dei DCA e Obesità.

Sfera sessuale: un’area che in genere viene ignorata quando si affronta l’obesità, tanto nell’uomo che nella donna. Eppure la sessualità è una parte fondamentale dell’identità personale e dello stato di benessere di ciascuno di noi. Ne ha parlato il prof. Gianluca Castelnuovo durante la presentazione del “9° Rapporto sull’Obesità in Italia: ricerca, clinica e terapia. Lo stato dell’arte” curato da Auxologico e pubblicato da Il Pensiero Scientifico Editore (disponibile in libreria e online dall’autunno 2021) dove è stato riservato un capitolo proprio a questa tematica.

A livello scientifico, gli studi sono stati spesso ostacolati o trascurati, sia a livello medico che psicologico e vi è carenza di dati provenienti dalla ricerca (stigma di ricerca) con conseguente ritardo nella conoscenza per limiti socio-culturali.

È solo nel 1974, che l’OMS riconosce la salute sessuale come parte integrante e indispensabile di una buona salute generale, definendola uno stato di benessere fisico, mentale e sociale in relazione alla sessualità: non è semplicemente l’assenza di malattia, disfunzione o infermità.

Che cosa si intende per disfunzioni sessuali?

Le disfunzioni sessuali sono un gruppo eterogeneo di disturbi caratterizzati da una difficoltà clinicamente significativa nella capacità di rispondere sessualmente o provare piacere sessuale, a livello di:

  • DESIDERIO (per es: desiderio sessuale ipoattivo maschile che si manifesta con un ridotto o assente desiderio del partner)
  • ECCITAZIONE (per es: deficit erettile, disturbo dell’eccitazione sessuale femminile quando non si ha la sequenza corretta che consente di prepararsi all’atto sessuale)
  • ORGASMO (per es: disturbo dell’orgasmo femminile, eiaculazione precoce, eiaculazione ritardata)
  • DOLORE (per es: disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione)

Nel caso della persona con obesità, possono essere presenti tutte queste disfunzioni sessuali non solo medico-organiche ma anche psicologiche. Immaginiamo una persona con obesità che afferma spesso “Non vivo nel corpo che vorrei, non è il corpo che vorrei mostrare al mio partner” e quindi ha scarso desiderio oppure un’altra che dice “ho una certa ansia durante l’eccitazione”, che esprime un’ansia da performance, ansia che stimola il sistema nervoso simpatico invece di quello parasimpatico (più legato al rilassamento che si attiva durante l’atto sessuale) e quindi determina l’effetto contrario: agitazione e assenza delle reazioni che occorre avere durante un rapporto sessuale. Anche l’orgasmo può essere reso difficile per esempio dall’uso di certi psicofarmaci, che possono far parte della terapia per il disturbo del comportamento alimentare.

I disturbi sessuali nelle persone con obesità sono spesso correlati a problemi psicologici

Le disfunzioni sessuali in soggetti affetti da obesità sono strettamente legate a diverse problematiche psicologiche come depressione, ansia, insoddisfazione per la propria immagine corporea e bassi livelli di autostima. Per affrontare queste problematiche, in Auxologico si utilizza un modello complesso bio-psico-sociale che tiene conto di tutti i fattori di distress psicologico a cui è soggetta la persona con obesità e disturbo sessuale oltre al contesto di riferimento. Nella pratica clinica, applicare tale modello significa lavorare in un team multidisciplinare che si confronti costantemente per condividere linguaggio, obiettivi e piano terapeutico personalizzato (identificazione del modello migliore e del trattamento migliore per ciascun paziente).

Scarsi gli studi che indagano la relazione tra peso corporeo e salute sessuale

Le ricerche in questo campo evidenziano che non ci sono prove per cui la disfunzione sessualepossa causare o favorire l’obesità, mentre ci sono prove evidenti dell’opposto, cioè che l’obesità possa portare a disturbi della sfera sessuale. Nell’uomo, c’è un forte sostegno da parte di studi che collegano la disfunzione erettile e l’obesità. Oltre all’eccesso di peso, molte patologie organiche (diabete, ipercolesterolemia/dislipidemia, ipertensione, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari) e il fumo di sigaretta possono determinare come conseguenza una forma di deficit erettile secondaria o acquisita. Oggi il deficit erettile è considerato un indicatore di rischio cardiovascolare. L’obesità e il diabete mellito tipo 2 sono tra i fattori che possono influenzare negativamente anche l’esperienza dell’orgasmo femminile e/o causare altri disturbi sessuali nella donna.
La buona notizia è che gli studi documentano un impatto positivo della riduzione del peso corporeo sulla salute sessuale, tanto nelle donne e che negli uomini con obesità.

Obesità e sindrome metabolica

 

Uno studio americano è stato condotto su 1158 soggetti affetti da obesità al fine di esaminare l’associazione tra qualità di vita, sessualità e obesità.

I PAZIENTI

I partecipanti allo studio erano · pazienti in procinto di subire un intervento di bypass gastrico ·pazienti inseriti in un programma di dimagrimento intensivo · controlli.

I RISULTATI

  • I soggetti affetti da obesità hanno riferito maggiori difficoltà nella sfera sessuale: calo del desiderio sessuale, difficoltà nella performance sessuale ed evitamento dei rapporti.
  • Un Indice di Massa Corporea (BMI) più elevato si associava a una maggiore compromissione della qualità di vita sessuale, cosa tanto più vera per le donne che per gli uomini, dove spesso si associa una bassa autostima e un’immagine corporea non soddisfacente.
  • I pazienti in attesa dell’intervento di bypass gastrico hanno riportato una maggiore compromissione nella sessualità, mentre gli individui che facevano parte del programma di dimagrimento intensivo hanno riportato una qualità della vita sessuale superiore o uguale al gruppo di controllo.

I risultati di una ricerca svolta da Auxologico nel 2021

I dati da una ricerca osservazionale svolta presso la struttura ospedaliera di Auxologico Piancavallotramite somministrazione a 100 soggetti ricoverati per obesità severa di un questionario psicodiagnostico (Questionario Sesamo, Sexuality Evaluation Schedule Assessment Monitoring) confermano le seguenti conclusioni:

  • lo stress psicologico, l’ansia e la depressione (legati a bassa autostima, immagine corporea negativa, discriminazione e stigma) possono avere degli effetti negativi sul desiderio e sulla salute sessuale di un individuo con obesità.

Maggiori informazioni e dettagli sono riportati nel “9° Rapporto sull’Obesità in Italia: ricerca, clinica e terapia. Lo stato dell’arte” curato dall’Istituto Auxologico Italiano che sarà disponibile online e nelle migliori librerie a partire dall’autunno 2021.

In conclusione i dati dalla letteratura scientifica ad oggi disponibili evidenziano:

  • una relazione tra peso corporeo e salute sessuale tale per cui l’obesità può portare a disturbi della sfera sessuale;
  • i soggetti affetti da obesità hanno maggiori difficoltà nella sfera sessuale: calo del desiderio sessuale, difficoltà nella performance ed evitamento dei rapporti;
  • un impatto positivo della riduzione del peso corporeo con intervento bariatrico sulla salute sessuale sia nelle donne che negli uomini con obesità; migliora soprattutto il desiderio, l’interesse sessuale e i preliminari quindi tutta quella parte di intimità tra i partner che viene recuperata dopo un intervento di chirurgia bariatrica e la conseguente riduzione ponderale;
  • un intervento intensivo sullo stile di vita, in seguito a un programma residenziale o bariatrico porta a distanza di un anno alla riduzione dei sintomi depressivi e al miglioramento della salute sessuale della persona con obesità;
  • l’autostima risulta inferiore nelle donne normopeso con una storia di obesità rispetto alle donne che sono sempre state normopeso: l’impatto negativo dell’obesità sull’autostima può persistere anche dopo la perdita di peso;
  • l’insoddisfazione per il proprio corpo, cresce all’aumentare del BMI ma per avere disfunzioni sessuali devono associarsi problemi psicologici come depressione, ansia, insoddisfazione della propria immagine corporea e bassi livelli di autostima. Questo fenomeno lo si osserva spesso tra le persone sottoposte a chirurgia bariatrica: il corpo è cambiato dopo l’intervento ma la loro mente non ha ancora elaborato il cambiamento in positivo, è ancora sintonizzata sul corpo precedente, non si sente a proprio agio e ciò comporta un effetto sul desiderio e l’interesse sessuale che si continua a mantenersi scarso.

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References

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