3rd Italian Obesity Barometer Summit, 12 aprile 2021, ore 15-18

3rd Italian Obesity Barometer Summit, 12 aprile 2021, ore 15-18

Considerare l’obesità una priorità del Sistema Sanitario Nazionale

L’opinione pubblica, ma anche parte del mondo sanitario, ha una visione superficialeimprecisa e ostile del problema che genera un pericoloso stigma sull’obesità.
Si tende a discriminare le persone con obesità con generalizzazioni ingiuste, pregiudizi stereotipi comportamentali, ritenendole colpevoli di errati stili di vita e dunque, in qualche modo, responsabili diretti del proprio stato e che si lascino condizionare da una deleteria inerzia, determinando così un circolo vizioso.

Questo atteggiamento ostile ha origini moderne: nel passato l’obesità era sinonimo di benessere sociale, economico e fisico e ciò induce a una riflessione perché questo tipo di “colpevolizzazione” è unica, e non trova analogia in altre condizioni come l’ipertensione, l’osteoporosi e altre patologie, l’anoressia stessa.
Gli stereotipi moderni ritraggono quindi negativamente le persone con obesità, e non rendono in nessun modo giustizia alla gravità della malattia e alle sue implicazioni sulla qualità e sull’aspettativa di vita.

In primis sono quindi da evitare le etichette, considerando la persona e non solo il paziente, usando il termine “le persone con obesità” e non le “persone obese” o definizioni ancora peggiori.

La discriminazione della persona in eccesso di peso si verifica in tutti gli ambiti sociali: dalla scuola all’ambiente di lavoro, nelle relazioni personali, nella comunicazione dei media, così come nell’ambito clinico/sanitario.
È noto infatti come il bullismo in ambito scolastico sia uno dei fattori più preoccupanti dell’apprendimento e del ben-essere educativo. Inoltre, sussistono dati a livello globale di discriminazione lavorativa (processi di assunzione, disparità di salario, avanzamenti di carriera, azioni disciplinari più severe e maggior numero di licenziamenti) ed esiste anche una forma di “bullismo” istituzionale che nasce dal non riconoscimento dell’obesità nei percorsi clinico-terapeutici-assistenziali (PDTA).

 

Come migliorare questa situazione discriminatoria?

Come facilitare l’inserimento sociale della persona con obesità?

Come contrastare in definitiva  lo stigma sociale e perseguire il pieno diritto delle persone con obesità a vivere una vita sociale, educativa, lavorativa al pari delle persone senza obesità?

 

DIRETTA ONLINE
Le risposte degli Esperti a queste domande e molto altro durante la diretta online del 12 aprile, dalle ore 15 alle ore 18, collegandosi direttamente a questo link (senza necessità di registrazione).

 

PROGRAMMA DEL 3RD ITALIAN OBESITY BAROMETER SUMMIT
→ Scarica il programma in formato .pdf »

15.00 – Apertura dei lavori
Conducono:
– Annalisa Manduca, Giornalista
– Frida Leonetti, Professore di Endocrinologia dell’Università Roma Sapienza 

15.10 – Sessione istituzionale a cura dell’intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete
– Pierpaolo Sileri, Senatore e Sottosegretario di Stato alla Salute
– Roberto Pella, Deputato e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Obesità e Diabete
– Gian Carlo Blangiardo, Presidente ISTAT
– Antonella Polimeni, Rettrice dell’Università di Roma Sapienza
– Orazio Schillaci, Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata
– Renato Lauro, Presidente IBDO Foundation
– Angela Spinelli, Direttore del Centro Nazionale Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute – ISS
– Drago Vuina, Corporate Vice President & General Manager Novo Nordisk Italia 

15.30 DIALOGO SULL’OBESITÀ “DALLO STIGMA SOCIALE, ALLO STIGMA CLINICO”
– Luca Busetto, Chair task Force EASO
– Barbara Gallavotti, Scrittrice, biologa, accademica, divulgatrice scientifica e autrice di Superquark
– Filippo Sensi, Deputato, XIV Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei Deputati
– Paolo Sbraccia, Vice Presidente IBDO Foundation 

16.00 – IBDO FOUNDATION SESSION: “OBESITÀ E SOVRAPPESO IN ITALIA E NELL’AREA OCSE”
Introducono:
– Roberta Crialesi, Responsabile Servizio Sanità ISTAT
– Michele Cecchini, Responsable OECD Programme of Work on Public Health 

16.15 – OPEN ITALY SESSION “RICONOSCIMENTO DELL’OBESITÀ COME MALATTIA CRONICA E INSERIMENTO NEI LEA”
Introduce:
– Andrea Lenzi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza le Biotecnologie, le Scienze della  Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri 

“Dall’approvazione della mozione parlamentare al riconoscimento ministeriale dell’obesità”
Discussant:
– Andrea Urbani, Direttore della direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute
– Michele Carruba, Università di Milano
– Antonio Gaudioso, Segretario Nazionale Cittadinanzattiva e componente Commissione LEA  del Ministero della Salute
– Giuseppe Malfi, Presidente ADI
– Paola Pisanti, Presidente Commissione Piano Nazionale delle Malattie Croniche del Ministero della Salute

16.50 – IO-NET SESSION: “FAR RIPARTIRE L’ASSISTENZA ALLA PERSONA OBESA DOPO IL COVID-19”
Introduce:
– Francesco Giorgino, Presidente SIE
– Nicola Di Lorenzo, Past Presidente SICOB

“Gestione delle persone con obesità nell’era COVID-19: i dati europei e italiani”
Discussant:
– Antonio Caretto, Presidente Fondazione ADI
– Giuseppe Fatati, Presidente IO-NET
– Simona Frontoni, Presidente Comitato Scientifico IBDO Foundation
– Gerardo Medea, Responsabile SIMG Area Metabolica
– Ferruccio Santini, Presidente SIO
– Iris Zani, Presidente Amici Obesi 

17.20 – CHANGING OBESITY SESSION
“APPROPRIATEZZA E CRITICITA’ DEL PAZIENTE CON OBESITA’ GRAVE: IL SISTEMA REGIONALE DELLE RETI”
Introduce:
– Roberto Vettor, Coordinatore della rete regionale Veneta sull’obesità

“Costruire le reti per affrontare la complessità dell’assistenza alla persona con obesità”
Discussant:
– Silvio Buscemi, Università di Palermo
– Maria Grazia Carbonelli, Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, Roma
– Annamaria Colao, Università di Napoli
– Lucio Gnessi, Università Roma Sapienza
– Uberto Pagotto, Università di Bologna
 

18.00 – TAKE HOME MESSAGES
– Ketty Vaccaro, Responsabile Welfare CENSIS
– Paolo Sbraccia, Vice Presidente IBDO Foundation

 

 

"Poter vivere una vita normale... non una vita a metà"

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