Sintesi della lettera aperta inviata il 18 maggio 2020 alle Istituzioni con oggetto: “Tutela delle persone obese nelle fasi dell’emergenza COVID-19”
Tutelare i 25 milioni di Italiani obesi o in sovrappeso a rischio Covid-19
Inviata il 18 maggio ’20 alle Istituzioni coinvolte una lettera ufficiale in cui si sollecitano con urgenza a produrre “atti governativi e istituzionali a tutela della persona con obesità, in generale e in particolare in questa fase di emergenza dovuta al Covid-19, quale ‘paziente fortemente fragile’”.
La lettera è stata inviata dai rappresentanti di Società Scientifiche, Associazioni di pazienti con obesità e di Cittadinanza attiva, tutte impegnate nel campo dell’obesità ed inviata al Ministro della salute, ai politici e decisori italiani per il tramite dei Presidenti dell’Intergruppo parlamentare “Obesità e Diabete”, On. Roberto Pella e Sen. Daniela Sbrollini.
Gli obiettivi dell’appello
Firmata dai Presidenti di ben 14 organizzazioni, la lettera mira a sottolineare come “i dati internazionali e nazionali su Covid-19, inclusi quelli dei rapporti dell’ISS, Istituto Superiore di sanità, indichino nel paziente con obesità e sovrappeso (e/o altre
comorbidità come diabete tipo 2 o ipertensione), una maggiore vulnerabilità e mortalità rispetto a pazienti con altre patologie, con un quadro più grave in caso di infezione da nuovo Coronavirus e necessità di terapia intensiva.
Valorizzare la prevenzione: prevenire è meglio che curare
Le evidenze acquisite – supportate dagli studi sinora condotti – rafforzano ulteriormente la consapevolezza che la prevenzione dell’obesità riduce il rischio di severità per malattie croniche non trasmissibili note come diabete tipo 2, malattie cardiovascolari, respiratorie e renali, ma anche per le malattie trasmissibili come l’infezione Covid-19.”
Obesità: una pandemia silenziosa, la cui crescita va interrotta…
Sono ben 25 milioni, in Italia, quasi il 50 per cento (50%) della popolazione adulta – sottolinea la lettera – le persone in sovrappeso o con obesità che dall’attuale emergenza sanitaria potrebbero avere ricadute importanti sulla loro salute e sopravvivenza.
… È tempo di agire e dare seguito alla mozione del novembre ‘19
Prendendo spunto dalla mozione che impegnava il Ministero della salute ad attuare iniziative nella prevenzione e cura dell’obesità, approvata il 13 novembre 2019 alla Camera dei deputati, con voto unanime di tutte le forze politiche, i firmatari del documento sollecitano, alla luce dell’emergenza Covid-19, una sua “inderogabile e urgente” applicazione, a tutela della salute e dei diritti della persona con obesità.
10 + 1 : i punti salienti della lettera
- Considerare l’obesità durante tutte le fasi dovute al Covid-19 come una priorità nazionale a livello sanitario, riconoscendo che la stessa è una malattia altamente disabilitante e che rappresenta un importante fattore di rischio e di mortalità.
- Riavviare con urgenza a livello ospedaliero i percorsi dietetico-nutrizionali, clinici e chirurgici, per assicurare continuità assistenziale e terapeutica a tutte le persone con obesità.
- Realizzare un piano di gestione dell’obesità a livello clinico-assistenziale (PDTA), individuando obiettivi centrati su: prevenzione, diagnosi precoce, gestione della malattia e delle comorbidità e complicanze, offerta assistenziale, accesso alle cure e ai trattamenti farmacologici e mantenimento dei volumi assistenziali, inclusi quelli della chirurgia bariatrica.
- Incrementare la capacità del SSN, durante tutte le fasi della gestione dell’emergenza covid-19, di erogare e monitorare i servizi per la persona con obesità, con la definizione di una governance della cronicità dell’obesità con prestazioni erogate attraverso il potenziamento della rete assistenziale esistente e con il coinvolgimento dei medici di medicina generale.
- Migliorare nei percorsi di ripresa del paese la qualità di vita, della cura e la piena integrazione sociale per le persone con obesità.
- Assicurare protocolli per la prevenzione dell’obesità e del rischio di contrarre il Covid-19.
- Organizzare nei centri Covid-19 e in tutte le strutture assistenziali attività di rilevazione epidemiologica sui parametri relativi alla diagnosi dell’obesità.
- Promuovere l’interdisciplinarietà in ambito medico, anche attraverso la formazione di team specialistici dedicati.
- Rendere prescrivibili e rimborsabili gli interventi farmacologici e riabilitativi tipo EFA (Esercizio fisico adattato), almeno per i grandi obesi e per gli obesi con sarcopenia.
- Introdurre in tutte le iniziative e i decreti governativi, ministeriali, regionali, degli enti locali e della protezione civile, le persone con obesità come pazienti vulnerabili e a rischio.
- Inserire nei tavoli di lavoro istituzionali sulla gestione della governance delle malattie croniche rappresentanti di società scientifiche, network, fondazioni, associazioni pazienti e di cittadinanza impegnate sull’obesità.
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“Tutela delle persone obese nelle fasi dell’emergenza COVID-19” »
Inviata il 19 maggio 2020
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