Uno studio francese sulla relazione fra il peso e il luogo dove si fanno le provviste di generi alimentari, ha portato alla conclusione che la scelta del luogo in cui si effettuano gli acquisti può influenzare il peso dell’acquirente.
La ricerca è stata condotta a Parigi e dintorni dall’Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (Inserm), su oltre 7mila consumatori che facevano provviste in 1.097 supermercati.
Secondo i risultati della ricerca francese, chi sceglie di fare la spesa lontano da casa o in zone caratterizzate da redditi e livelli d’istruzione bassi oppure fa i suoi acquisti nei supermercati che praticano forti sconti, ha un Bmi (indice di massa corporea) più alto e una maggiore circonferenza vita.
Il direttore di Inserm, Basile Chaix, spiega: «Fare la spesa al discount si è rivelato un comportamento fortemente associato a un peso elevato e all’accumulo di grasso addominale, maggiormente nelle persone con basso tasso d’istruzione rispetto a quelle più istruite».
Dallo studio francese emerge che il peso non è influenzato dalla dimensione del supermercato né dalla qualità degli alimenti che vi sono venduti; inoltre, solo l’11,4% dei partecipanti alla ricerca ha dimostrato di acquistare i prodotti alimentari nei negozi della propria zona di residenza.
Secondo gli autori della ricerca, grazie a queste conclusioni sarà possibile per la Sanità pubblica intervenire con campagne mirate a una maggiore attenzione nell’acquisto dei prodotti alimentari. La ricerca è stata condotta a Parigi nel 2007-2008 ed è stata pubblicata sulla rivista scientifica on line PLoS One.
Fonte:
www.plosone.org