700 le donne testimonial per la mostra itinerante “Deve vincere la vita”, inaugurata il 15 febbraio all’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma per dare il via alla campagna di sensibilizzazione sui Disturbi del comportamento alimentare promossa dall’Associazione Donna Donna Onlus.
Tra le 700 protagoniste degli scatti: donne dell’Arma dei Carabinieri, ricercatrici dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), direttrici di riviste femminili, mamme, suore, studentesse, donne migranti, tutte immortalate sotto una pioggia di rose rosse. Sono loro le testimonial della mostra itinerante “Deve vincere la vita”: donne di tutte le età, etnie, religione e condizione sociale che hanno prestato la loro immagine per sostenere la campagna di sensibilizzazione sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) – corredata anche di un calendario, un opuscolo informativo e i progetti nelle scuole – per dire stop ad anoressia e bulimia.
I Disturbi del Comportamento Alimentare coinvolgono milioni di famiglie in Italia e rappresentano la prima causa di morte – dopo gli incidenti stradali – tra gli adolescenti. Si stima che nel nostro Paese ne soffrono circa 3 milioni di persone, il 5% della popolazione, e nel mondo oltre 70 milioni senza considerare il sommerso e i casi non evidenti o non dichiarati. Nel 20% dei casi si arriva al suicidio. Disturbi in continua crescita e che rappresentano una delle maggiori sfide per il Servizio Sanitario Nazionale.
“Abbiamo voluto proporre un’immagine femminile in cui protagonista è la libertà – ha spiegato Nadia Accetti, fondatrice e presidente dell’Associazione Donna Donna onlus – la libertà e il coraggio di essere se stesse, con tutte le proprie fragilità; di rappresentare innanzitutto la gioia di vivere e di testimoniare la bellezza oltre gli stereotipi, che non ha peso, né età. Una gioia che ho conosciuto solo dopo avere lottato contro questa patologia, rischiando la morte e dopo aver faticosamente compreso che non è il cibo il nemico da combattere. L’Associazione Donna Donna onlus che ho fondato vuole dire innanzitutto alle donne che vincere si può e che per farlo è necessario rompere il muro del silenzio, guardarsi allo specchio per riscoprire una bellezza nuova, dimenticata e ferita.”
Tra le tante Istituzioni che sostengono il progetto – che vede anche la straordinaria partecipazione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – i Ministeri della Salute e dell’Istruzione, l’ISS, l’Istituto Nazionale Migranti e nuove Povertà, il Vicariato di Roma, Unitalsi Roma. Per dire stop ad anoressia e bulimia, l’Associazione ha anche realizzato un calendario e un opuscolo informativo scaricabili on line o da richiedere in formato cartaceo, scrivendo direttamente all’Associazione Donna Donna Onlus.
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